Il compromesso è un immenso atto d'amore.
Spesso il compromesso viene presentato come la rinuncia al nostro "vero io"
alle nostre "grandi aspirazioni" per una vita in cui ci accontentiamo della
mediocrità. È altrettanto vero che chi ce lo dice, di solito, non fa parte dell'equazione. Ossia
coinvolgiamo una terza persona che viene spinta a misurare, valutare o per
meglio dire giudicare il rapporto da fuori.
In ogni rapporto che costruiamo c'è l'incontro di due mondi.
Due pesi e due misure che nel loro incontro devono creare un nuovo equilibrio.
Come se in un bilanciere cominciassimo a mettere le nostre cose, ciò che
desideriamo condividere con l'altro e per ogni cosa che aggiungiamo serve
trovare lo spazio è l'equilibrio.
All'inizio l'asse è libero ed e quindi molto più facile trovare posto per
l'altro.
A mano a mano che si costruisce un rapporto le cose che condividiamo,
emozioni, speranze, progetti, sono sempre di più e diventa sempre più frequente
la necessità di spostare questa o quell'altra cosa che c'era prima, per tenere
in equilibrio tutto il rapporto.
Ora se guardiamo le nostra bella asse ci accorgiamo che è bella carica perché
ognuno ha messo molto di se sopra quell'asse.
Il compromesso è quell'atto d'amore che ti permette di capire che l'asse, la
vostra unione, amicizia o amore che sia, vale più di ciò che ci sta sopra e si
allarga per fare spazio a ciò che ancora c'è da condividere.
Tutto ciò che c'è su quell'asse non è inutile ciarpame ma la
testimonianza di un rapporto costruito nel tempo, che tanto ha
messo in gioco, che tanto ha condiviso, testimonia un dono reciproco in cui
ognuno ha dato una parte di se, ora condividendo ora lasciando spazio
all'altro.
E in virtù di questo condividere vale sempre la pena di adoperarsi per trovare
altro spazio e altre emozioni da condividere per continuare a crescere insieme.
Qualsiasi sia il rapporto, amicizia, amore, genitori figli, non c'è alcuno che
possa, da fuori, capire appieno il rapporto perché, anche quando è condiviso, è
sempre, prima di ogni altra cosa, un rapporto a due.
Faccio alcuni esempi
Un/a figlio/a e due genitori fanno parte della stessa famiglia ma il
rapporto tra la mamma e il figlio sarà la loro asse, il rapporto tra padre e
figlio sarà la loro asse, ed il rapporto tra i genitori un'altra ancora. Se ci
fossero più figli anche il rapporto a due a due tra loro saranno assi diverse
cosi come il rapporto di ognuno con i genitori.
Un altro esempio lo troviamo nell'amicizia: conoscere le stesse persone non
significa avere lo stesso legame con ognuno, ed anche se Mario e Giovanna
conoscono Lucia, ci sarà una asse Mario-Giovanna, una Mario-Lucia ed un'altra
Giovanna-Lucia.
Detto questo ogni asse che ci collega ad un'altra persona rende il rapporto
unico, con equilibri unici, che nessuno può comprendere o giudicare. Ci
comportiamo in modo diverso con ogni persona; atteggiamenti che sono
assolutamente naturali con una persona non lo sono con un'altra. Questo è il
dono del compromesso che va a braccetto
con l'equilibrio, che costruiamo con ogni persona che entra a far parte
della nostra vita.
Ne siamo i costruttori, gli artefici e noi ne conosciamo, o ne siamo, il
fulcro*.